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Una Storia Crudele - Natsuo Kirino
|
13:35
Titolo Originale: 残虐記 , Zangyakuki
Editore: Giano
Data uscita: 24 Novembre 2011
Pagine: 228
Costo: 16.50 € / 23.10 CHF
Genere: Noir, Thriller
Rating: -
Genere: Noir, Thriller
Rating: -
“Com’era possibile che Yatabe non mi avesse sentita urlare? Accortosi del mio sguardo perplesso, Kenji mi fissò con un ghigno diabolico. “Micchan” mi fece, “Yatabe non ci sente, è sordo”.„
Trama
Ubukata Keiko, trentacinquenne scrittrice di successo nota con lo pseudonimo di Koumi Narumi, e da qualche tempo in crisi di creatività, scompare lasciando un'unica traccia di sé: un manoscritto intitolato "Una storia crudele". Atsuro, il marito avvezzo alle stranezze e alla volubilità della donna, lo trova in bella vista sulla sua scrivania con il seguente post-it appiccicato sopra: "Da spedire al Dott. Yahagi della Bunchosha". Editor della casa editrice di Koumi Narumi, Yahagi si getta subito a capofitto nella lettura dell'opera, nella speranza di avere finalmente tra le mani il nuovo best seller dell'acclamata autrice. Più si addentra nella lettura, tuttavia, più rimane sconvolto e, leggendo l'annotazione finale dell'opera: "Ciò che è scritto in queste pagine corrisponde alla pura verità. Gli eventi di cui si parla sono accaduti realmente", non può fare a meno di avvertire un brivido corrergli lungo la schiena. Koumi Narumi narra, infatti, dell'infanzia di Keiko, vale a dire della propria fanciullezza. Descritta come una bambina di dieci anni triste e solitaria. Una sera, sperando forse di trovarvi il padre, si spinge fino a K, un quartiere ad alta concentrazione di bar e locali a luci rosse. Là si sente a un tratto picchiettare con delicatezza sulla spalla. Sorpresa, si volta di scatto e scorge un giovane uomo con in braccio un grosso gatto bianco. Frastornata, incuriosita, Keiko lo segue in un vicoletto buio, dove lo sconosciuto le infila un sacco nero sul capo e la rapisce.
Recensione
Terzo libro per quel che mi riguarda della Perfida Kirino. Sì, per me ora è la Perfida Kirino, in quanto per tutto il libro mi ha fatto credere cecamente a quello che provava la protagonista, e nelle ultime 20 pagina ha mescolato tutte le carte in tavola e mi ha lasciata incredula, smarrita e arrabbiata.
Ho dovuto rileggere le ultime 20 pagine in quanto pensavo che la tarda ora e il sonno mi avessero giocato un brutto scherzo. Invece no, la verità che sembrava limpida e cristallina per tutto il libro, si rivela un bluff. Finale quindi a sorpresa per un lettore che non potrebbe mai pensare che i sentimenti della protagonista potrebbero essere altri se non quelli descritti nelle prime 200 pagine. Invece la Perfida Kirino in 20 pagine ci sorprende stravolgendo tutto quanto.
Mi sono come fidata dell'autrice, per tutto il libro, e alla fine mi ha messa nel sacco, per questo dico Perfida Kirino. Badate, non è assolutamente spregiativo il mio "Perfida"... lo dico solo perché mai avrei pensato che potesse stravolgere così il libro, una trama perfetta che non fa pensare al lettore vi sia al di fuori dell'odio altro sentimento che la protagonista possa provare, e invece, un'unica parola, un unico sentimento, cambia tutto.
La Perfida Kirino ha sicuramente preso spunto dalla cronaca, si sente parlare un po' in tutto il mondo di ragazzi/bambini rapiti e tenuti prigionieri per anni. All'inizio pensavo che il libro parlasse tutto il tempo della prigionia della bambina, mentre poco prima di metà libro la bambina riesce a fuggire. Il resto del libro parla delle difficoltà che dovrà affrontare la protagonista e delle indagini in corso per dare la parola fine al suo caso.
L'idea iniziale del libro è fantastica. Infatti cominciamo leggendo una lettera di Koumi Narumi, una scrittrice in crisi e priva d'ispirazione per poter scrivere qualcosa all'altezza dei suoi precedenti libri, nella quale dice che quello che ha scritto sono le memorie di un segreto che si è portata dentro per tanti anni. Dopo la lettera, possiamo leggere quella del marito, nella quale spiega che la moglie è sparita e che la lasciato un libro da spedire al suo editore, il libro si chiude con una lettera, una lettera rivelatrice.
Un romanzo che mostra come l’immaginazione posso forviare dalla verità, e come questa verità, una volta digerita, possa distruggerci completamente.
Voto
Curiosità
Nonostante questo sia l'ultimo romanzo della Kirino pubblicato in Italiano, in Giappone è già stato pubblicato nel 2004.
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